Inutile dire che chi intraprende la strada di medico lo fa, il più delle volte, per la volontà di aiutare gli altri a star bene. Che sia un intervento chirurgico salva vita, o una diagnosi complessa, sicuramente è un lavoro appassionante ed una sfida continua.
Poi ci sono i medici che non si mettono in prima linea, che scelgono specialità più "tranquille", ma secondo me altrettanto importanti: non svolgono un'attività di cura della malattia, ma piuttosto di prevenzione della stessa.
Sarebbe bello poter prevenire le malattie, non aver proprio bisogno di terapie spesso pesanti e di affrontare malattie devastanti.
Io credo molto nella prevenzione, nel lavoro quotidiano che ognuno di noi può e deve fare per rispetto alla sua vita e di quelli che lo circondano.
Abbiamo i mezzi per prevenire un gran numero di malattie (ovvio non tutte!), ma sono convinta che quello che possiamo fare per raggiungere il benessere abbiamo il dovere di farlo, come mettiamo in banca i soldi ogni mese e ci premuriamo di pensare al nostro futuro e alla nostra pensione, perché con altrettanta attenzione non ci preoccupiamo di arrivarci all'età della pensione?
Ormai le conoscenze ci permettono di avere molte più informazioni su quello che mangiamo, gli alimenti assumono in molti casi la valenza di farmaci veri e propri e ,perché no, in certi casi, di veleni per il nostro organismo.
Man mano che studiavo questi argomenti, si faceva sempre più viva un me la passione per lo studio dell'alimento non solo come oggetto statico con una tabella nutrizionale da sapere a memoria, con una determinata composizione chimica e un certo apporto calorico, ma come qualcosa di vivo che interagisce in modo diverso e unico con ognuno di noi.
La dieta (parola con cui intendo il suo vero significato, cioè stile di vita) deve essere quindi assolutamente personalizzata e inserita nel contesto socio culturale dell'individuo.
Far parte della SIPNEI (Societá italiana di PsicoNeuroEndocrinoImmunologia), mi ha aperto ulteriormente gli occhi aiutandomi a capire come mente e corpo siano connessi e comunichino continuamente tra loro tramite una sottile, irripetibile, rete di scambi;da qui nasce l’idea di unire Medicina e Psicologia, ma non solo, di andare oltre, a ripescare anche tecniche da discipline antiche come l’uomo, che possano portare alla serenità e all’equilibrio di mente e corpo.
Ho capito inoltre l’importanza di unire le forze integrando le conoscenze con altri professionisti, per arrivare ad un fine ultimo comune: il benessere della persona.
Da qui la mia idea di collaborare con varie figure professionali che condividono con me gli stessi obiettivi crescendo ogni giorno oltre che professionalmente anche umanamente.